Crediamo sia importante conoscere il significato della terminologia che sentiamo ogni giorno, poiché l'ignoranza è male, ma saper poco e dire la propria è anche peggio.
Una rapida lezione sui termini. Il glossario è tratto dal sito lecosecambianoroma mentre il disegno dalla guida di Amnesty International:
SESSO: le caratteristiche biologiche e anatomiche determinate dai cromosomi sessuali (maschio, femmina, intersessuale).
GENERE: percezione e definizione di sé in quanto uomo o in quanto donna, frutto
di una sintesi personale e di prescrizioni e influenze sociali e
culturali (uomo, donna, transessuale).
ORIENTAMENTO SESSUALE: la direzione dell'attrazione affettiva e sessuale verso altre persone (eterosessuale, omosessuale, bisessuale).
TRANSESSUALE: persona che sente in modo persistente
di appartenere al sesso opposto e, per questo, compie un percorso di
transizione che generalmente si conclude con la riassegnazione
chirurgica del sesso. Il termine si declina al femminile (“la”
transessuale) per indicare persone di sesso biologico maschile che
sentono di essere donne (MtF - Male to Female) e al maschile (“il”
transessuale) per indicare persone di sesso biologico femminile che
sentono di essere uomini (FtM - Female to Male).
TRANSGENDER: termine “ombrello” che comprende tutte
le persone che non si riconoscono nei modelli correnti di identità e di
ruolo di genere, ritenendoli troppo restrittivi rispetto alla propria
esperienza.
INTERSESSUALE: termine usato per descrivere quelle persone i cui cromosomi sessuali, i
genitali e/o i caratteri sessuali secondari non sono definibili come
esclusivamente maschili o femminili. Un individuo intersessuale può
presentare caratteristiche anatomo-fisiologiche sia maschili che
femminili.
LGBT: acronimo di origine anglosassone utilizzato
per indicare le persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e
transgender. A volte si declina anche come LGBTIQ, comprendendo le
persone che vivono una condizione intersessuale e il termine queer.
QUEER: termine inglese (strano, insolito) che veniva
usato in senso spregiativo nei confronti degli omosessuali. Ripreso più
recentemente in senso politico/culturale, e in chiave positiva, per
indicare tutte le sfaccettature dell’identità di genere e
dell’orientamento sessuale, rifiutandone al tempo stesso le categorie
più rigidamente fissate ancora presenti nel termine LGBT e
rivendicandone il superamento.
COMING OUT: espressione usata per indicare la
decisione di dichiarare la propria omosessualità. Deriva dalla frase
inglese coming out of the closet (uscire dal ripostiglio), cioè uscire
allo scoperto, venir fuori. In senso più allargato il coming out
rappresenta tutto il percorso che una persona compie per prendere
coscienza della propria omosessualità, accettarla, iniziare a vivere
delle relazioni sentimentali e dichiararsi all'esterno.
OUTING: espressione usata per indicare la
rivelazione dell'omosessualità di qualcuno da parte di terze persone
senza il consenso della persona interessata.
OMOFOBIA: il pregiudizio, la paura e l'ostilità nei
confronti delle persone omosessuali e le azioni che da questo
pregiudizio derivano. Può portare ad atti di violenza nei confronti
delle persone omosessuali. Il 17 maggio è stato scelto a livello
internazionale come la Giornata mondiale contro l'omofobia, in ricordo
del 17 maggio 1990 quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)
eliminò l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali.
OMOFOBIA INTERIORIZZATA: forma di omofobia spesso
non cosciente, risultato dell'educazione e dei valori trasmessi dalla
società, di cui a volte sono vittime le stesse persone omosessuali.
OMONEGATIVITÀ: il termine omofobia oggi è in parte
superato e sostituito con il termine omonegatività per indicare che gli
atti di discriminazioni e violenza nei confronti delle persone
omosessuali non sono necessariamente irrazionali o il frutto di una
paura, ma piuttosto l’espressione di una concezione negativa
dell’omosessualità che nasce da una cultura e una società eterosessista.
TRANSFOBIA: il pregiudizio, la paura e l'ostilità
nei confronti delle persone transessuali e transgender (e di quelle
viste come trasgressive rispetto ai ruoli di genere) e le azioni che da
questo pregiudizio derivano. La transfobia può portare ad atti di
violenza nei confronti delle persone transessuali e transgender. Il 20
novembre è riconosciuto a livello internazionale come il Transgender Day
of Remembrance (T-DOR) per commemorare le vittime della violenza
transfobica, in ricordo di Rita Hester, il cui assassinio nel 1998 diede
avvio al progetto Remembering Our Dead.
PRIDE: espressione che indica la manifestazione e le
iniziative che si svolgono ogni anno in occasione della Giornata
mondiale dell'orgoglio LGBT, nei giorni precedenti o successivi alla
data del 28 giugno, che commemora la rivolta di Stonewall, culminata
appunto il 28 giugno 1969. I cosiddetti moti di Stonewall furono una
serie di violenti scontri fra persone transgender e omosessuali e la
polizia a New York. La prima notte degli scontri fu quella di venerdì 27
giugno 1969, quando la polizia irruppe nel locale chiamato Stonewall
Inn, un bar gay in Christopher Street, nel Greenwich Village.
"Stonewall" (così è di solito definito in breve l'episodio) è
generalmente considerato da un punto di vista simbolico il momento di
nascita del movimento di liberazione LGBT moderno in tutto il mondo.
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